La Fonte di Santo Stefano si trova a 526 metri sul livello del mare e sgorga a nord di un piccolo pianoro carsico ed è situata a Nord-Est della città di Terracina. È possibile raggiungerla in auto o in pullman imboccando la strada in fondo a “La Valle”.
L’acqua della fonte che sgorga da cunicoli scavati nella roccia nel tempo dai pastori è ricca di calcio ed è freschissima in ogni stagione ed è impossibile non fermarsi per una sosta a berla.
La fonte è il punto di partenza per chi desidera esplorare i lunghi e avventurosi sentieri delle Colline di Santo Stefano, come ad esempio il sentiero dell’Anello dei Giganti un percorso che percorre Poiana e Mammolini, ricco di scorci spettacolari sulla Piana di Fondi, i Monti Ausoni e Aurunci, le Isole Ponziane, il Promontorio del Circeo fino ad arrivare all’Agro Pontino. Ma anche di particolarità del territorio da vedere come gli enormi hum, ovvero resti di una vasta formazione rocciosa che è stata completamente erosa e della quale rimangono solamente questi pinnacoli che assumono forme particolari e l’inghiottitoio, il punto di una superfice carsica dove l’acqua penetra nel sottosuolo. Lungo il sentiero si incontrano anche i resti di un Antico Pagliaro in pietra, la tipica capanna costruita in montagna con un muro di grandi pietre costruito a secco e con una copertura dalla tipica struttura conica vegetale, armata da un’imponente intelaiatura di rami con uno spesso rivestimento di paglia. Inoltre questo percorso racconta anche la storia di quest’area montuosa tra il Lazio e la Campania che ha rappresentato nel corso dei secoli terra di confine tra il Regno delle Sue Sicilie e lo Stato Pontificio e quindi si possono osservare i cippi di confine dello Stato Pontificio con su scolpite le chiavi dello stemma pontificio.
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